istituto storico toscano della resistenza

L'accesso alla biblioteca e all'archivio fu stabilito da un regolamento redatto da Foscolo Lombardi e approvato, con modifiche, dal Consiglio. La biblioteca, specializzata per il periodo dell'epoca fascista e della seconda guerra mondiale, comprendente opere ormai introvabili[13] presentò circa 1.000 volumi allagati, su circa 5.000 volumi[13]. cpm_global['cpm_aOsUXv']['panoramioLayer'] = false; Istituti per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea, Le proposte didattiche dell'Istituto storico della Resistenza in Toscana, Storia e memoria del '900. Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea onlus associato all’Istituto nazionale Ferruccio Parri. cpm_global['cpm_aOsUXv']['zoom'] = 10; Viste le difficoltà nell’organizzare la didattica con le scuole chiuse, l’Istituto storico toscano della Resistenza e... leggi ancora. di Asciano e di Castelfiorentino; furono donati dagli eredi di Aldemiro Campodonico documenti riguardanti il processo penale Campodonico-Favi per la contesa proprietà del Nuovo Giornale ; inoltre fu donata dal Ministero della pubblica istruzione-Direzione generale accademie e biblioteche una settantina di volumi intorno alla storia del fascismo[6], A partire dal 1965, con il consenso del Ministero della pubblica istruzione e del locale Provveditorato agli Studi, l'Istituto bandì un concorso per assegnare un premio annuale al migliore tema svolto fra gli alunni delle scuole medie superiori. Svolge una intensa attività di ricerca e didattica della storia, per insegnanti e studenti di ogni ordine e classe, collabora con le università toscane e altri istituti culturali, anzitutto gli Istituto storici della Resistenza e dell'età contemporanea presenti in Toscana e in generale quelli associati alla rete Insmli. ARTICOLO 2 Il Comitato Direttivo della Biblioteca di Storia Toscana moderna e contemporanea affidò gli aspetti organizzativi e le caratteristiche del Convegno ad un comitato composto dai professori Giorgio Spini, Ernesto Ragionieri, Giorgio Mori, Carlo Francovich. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. Rete degli Istituti Storici della Resistenza e dell’età contemporanea via G. Carducci 5/37, 50121 Firenze – tel. Visita anche: http://toscananovecento.it/ Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea (ISRT) enti culturali. L'Istituto si occupa di storia contemporanea, in particolare del Novecento italiano ed europeo, del fascismo e dell'antifascismo e della Resistenza in Italia e in Toscana. ToscanaNovecento Portale di Storia Contemporanea. Percorsi di formazione e conoscenza contro la violenza di genere. LA a Istituto Storico della Resistenza in Toscana (ISRT), secondo quanto prevede il suo Statuto, promuove lo studio della antifascismo e della Resistenza e piA? cpm_global['cpm_aOsUXv'] = {}; Per divulgare presso il grande pubblico la conoscenza critica della storia contemporanea, l’Isrt promuove e organizza mostre, proiezioni di video-documentari, seminari di studio, presentazioni di ricerche e volumi, cicli di conferenze tematiche. Andrea Ventura - Roberto Bianchi (a cura di) Il 1917 in Toscana Pacini vedi tutte. Gli atti ufficiali di questo convegno furono stampati sul volume edito da Leo S. Olschki[14] per iniziativa dell'Unione Regionale delle Province Toscane (URPT), dell'Amministrazione Provinciale di Firenze e dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana. cpm_global['cpm_aOsUXv']['mousewheel'] = true; Nello Niccoli, in quell'anno presidente dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, nel suo discorso di apertura spiegò che il convegno si proponeva di studiare con quali metodi il fascismo si fosse instaurato nella regione; quali strutture avesse usato nei riguardi della politica economica, sociale e culturale; quali forze si fossero associate al regime per trarne profitto e chi, al contrario, avesse sofferto per l'oppressione politica e lo sfruttamento economico della dittatura fascista. La documentazione utile alla stesura del libro La liberazione di Firenze fu resa disponibile dall'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, grazie alla collaborazione di Giovanni Verni che valutò e coordinò il materiale utilizzato. cpm_global['cpm_aOsUXv']['highlight'] = false; Istituto Storico della Resistenza Resistenza e guerra civile, confronto sulla storia. La Biblioteca conserva oltre 50.000 volumi e opuscoli dedicati alla storia dell’Italia unita e del Novecento italiano ed europeo e più specialisticamente alla storia dell’antifascismo e della Resistenza, del nazismo, della deportazione e dello sterminio, nonché alla storia della Toscana e alla didattica della storia. Anche la collezione dei giornali clandestini, pubblicati durante la guerra di liberazione, insieme ai giornali, ai periodici del periodo fascista, pre-fascista e post-liberazione e insieme alla collezione de La Martinella, primo foglio socialista stampato in Toscana fra il 1886 e il 1923, ebbero la stessa sorte[13]. I volumi furono tutti catalogati dal consigliere Dino Del Poggetto, grazie al quale la biblioteca ebbe un registro d'accesso e uno schedario; gli opuscoli furono anch'essi registrati e catalogati[4]. Per consultare banche dati e pubblicazioni Patrimonio fiscale: 80045030485 ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA IN TOSCANA – UN’ALTRA STORIA e CONOSCERE LA COSTITUZIONE. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 28 ago 2019 alle 09:06. Nuovo sito dell'Istituto piemontese della Resistenza. Consiglio Direttivo: Pier Luigi Ballini, Leonardo Bianchi, Roberto Bianchi, Bruna Bocchini, Camilla Brunelli, Andrea Burzi, Daniele Caruso (Anci), Giulio Conticelli, Paul Corner, Valeria Galimi, Gianluca Lacoppola, Marco Manfredi (Istituti della Resistenza toscani), Alessandro Martini, Laura Maddei (Istituti della Resistenza toscani), Giuseppe Matulli, Simone Neri Serneri, Gianluca Paolucci (Regione Toscana), Cecilia Pezza, Luciana Rocchi, Mario Giuseppe Rossi,  Massimo Tarassi, Luigi Tomassini, Andrea Ventura (Istituti della Resistenza toscani). Telefono: 055284296 La biblioteca comprendeva allora 1727 fra volumi e opuscoli. Direttore: Matteo Mazzoni fiscale: 80045030485 L'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti" (Istoreto) è un centro studi sulla Resistenza italiana. Istituto Storico della Resistenza in Toscana Firenze, Italy The Historical Institute of the Resistance in Tuscany (ISRT) is a non-profit organization associated with the National Institute for the History of the Liberation movement in Italy. Il patrimonio archivistico dell’Istituto spazia su tematiche relative alla Storia del Novecento, con particolare riferimento al territorio apuano e lunigianese ma oltrepassando i confini provinciali. Promuove inoltre iniziative volte a consolidare il ruolo della conoscenza storica nel dibattito pubblico, in collaborazione con associazioni e altri soggetti della società civile. Oltre al Convegno sopra citato l'Istituto, precorrendo studi che negli anni seguenti avrebbero avuto largo spazio, organizzò nell'autunno 1963 il Convegno su "La Resistenza e gli Alleati in Toscana" e, successivamente, "La Toscana nella seconda guerra mondiale". Rete degli istituti per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea (INSMLI). Nel corso dei decenni l’Istituto ha unito alla funzione di custode delle memorie e dei documenti della lotta antifascista quella di centro di ricerca e di promozione culturale in una crescente sinergia con il territorio e le Istituzioni. cpm_global['cpm_aOsUXv']['dynamic_zoom'] = false; Ciclo di incontri dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza Martedì 6 ottobre alle 17 alla biblioteca delle Oblate il volume “Dopo Mussolini” Il 23 e il 24 maggio 1969, nella Sala delle Quattro Stagioni del Palazzo Medici Riccardi a Firenze, si tenne un convegno di studi sul tema: La Toscana nel regime fascista (1922-1939). cpm_global['cpm_aOsUXv']['show_window'] = true; In realtà Giovanni Verni non valutò e non coordinò un bel niente, ma si limitò a favorire le ricerche dell'autore del libro, Giovanni Frullini, indicando, come era uso fare con tutti coloro che si rivolgevano a lui, pubblicazioni e documenti presenti in Istituto, concernenti l'argomento della ricerca. L’archivio dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea conserva un vasto patrimonio documentale di oltre 150 fondi prodotto da enti e persone in un arco cronologico che inizia sul finire del XIX secolo per arrivare all’inizio del XXI. cpm_global['cpm_aOsUXv']['zoompancontrol'] = true; cpm_global['cpm_aOsUXv']['mode'] = 'DRIVING'; ampiamente la conoscenza della Bactefort storia contemporanea italiana. L’emeroteca si compone di un’ampia raccolta di riviste storiche e di oltre 2000 periodici, anche rari e clandestini, attinenti la storia politica, sociale e culturale del Novecento. cpm_global['cpm_aOsUXv']['display'] = 'map'; L’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno (ISTORECO) è stato costituito il 30 settembre 2008 ed è ordinato come associazione senza scopo di lucro. Banca dati costruita sui registri di riconoscimento delle qualifiche di partigiano e patriota, conservati presso l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, e integrata con altre informazioni. Negli anni successivi fu costantemente proseguita l'integrazione della biblioteca con acquisti sul mercato corrente e antiquario e acquisizioni di donazioni (ad es. Per la copertina del volume, l'Istituto Storico della Resistenza in Toscana concesse la foto storica di Firenze[18] L’Isrt ha cambiato la propria denominazione originaria (Istituto storico della Resistenza in Toscana) nell’attuale in occasione dell’Assemblea straordinaria dei soci dell’8 aprile 2017. cpm_global['cpm_aOsUXv']['show_default'] = true; var cpm_language = {"lng":"it"};var cpm_global = cpm_global || {}; ×   =  L'Istituto Storico della Resistenza in Toscana si costituì il 24 ottobre 1953 su impulso di esponenti dei cinque partiti già facenti parte del Comitato toscano di liberazione nazionale quali Carlo Campolmi, Dino Del Poggetto, Enzo Enriques Agnoletti, Mario Fabiani, Mario Leone, Foscolo Lombardi, Attilio Mariotti, Achille Mazzi, Guido Mazzoni, Giulio Montelatici, Nello Niccoli. L'Istituto storico della Resistenza in Toscana è associato all'Istituto nazionale Ferruccio Parri. Il suo programma scientifico e culturale è imperniato sui processi di democratizzazione sviluppatisi nel corso del Novecento, le pratiche violente connesse alle mobilitazioni politiche e all’operato degli stati nazione novecenteschi, la costruzione delle memorie come modalità individuali e collettive di riproposizione del passato nel presente e la riflessione sul rapporto fra memoria e storia. 80085600015. cpm_global['cpm_aOsUXv']['type'] = 'ROADMAP'; }. Roberto Barontini (Istituto storico della Resistenza di Pistoia) 13 LUGLIO 2019 Assemblea dei soci ISRPT . Il 31 gennaio 1965 il segretario Foscolo Lombardi, insieme a Giorgio Spini, Giulio Montelatici, Nello Traquandi, Alfredo Merlini, Giuseppe Pratesi, ricordarono Attilio Mariotti[10], In questo Istituto, il 29 settembre 1963, si tenne, nella sala di Luca Giordano, in palazzo Medici Riccardi, il primo convegno di Storia della Resistenza in Toscana, dal titolo I C.L.N. Le nostre pubblicazioni. L’Isrt è una Onlus ed è associato all’Istituto Ferruccio Parri – rete nazionale degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea già Istituto nazionale del movimento di liberazione in Italia. Fu costituito nel 1953 su impulso di esponenti dei cinque partiti (Democrazia cristiana, Partito d’Azione, Partito Liberale, Partito socialista, Partito comunista) facenti parte del Comitato toscano di liberazione nazionale, e ebbe sede in Palazzo Medici Riccardi, dove si era insediato il CTLN nel giorno dell’insurrezione di Firenze, l’11 agosto 1944. Puoi aggiungere un allegato  (Allowed file types: jpg, gif, png, pdf, maximum file size: 2MB(s). Furono presentate molte relazioni ed interventi di storici italiani e stranieri, fra i quali Alberto Predieri, Mario Rossi, Giorgio Luti, Emilio Sereni, Stuart Woolf, dell'Università di Reading nel Regno Unito, Max Gallo, Wilhelm Alff di Marburgo, Leopoldo Sandri, direttore generale dell'Archivio Centrale dello Stato, il dottor Bonelli della Fondazione Einaudi di Torino, gli studiosi Antonio Bernieri, Roberto Cantagalli, Lando Bortolotti, Franca Pieroni Bortolotti, Marino Raicich, Antonio Pellicani, Franco Catalano[15]. Nel 1962 il Consiglio dell'Istituto acquistò moltissimi volumi d'argomento storico, tutti del periodo che va dalla prima guerra mondiale alla Liberazione e alla ricostruzione. Intensificare l’impegno di Firenze come Città della Memoria e della Resistenza nella società e nelle scuole attraverso l’organizzazione di iniziative didattiche e culturali attraverso la partnership con l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Quanto più saremo obiettivi, tanto più saremo fedeli non solo al nostro dovere di storici, ma anche a quello di democratici e di antifascisti[16]. Deve le sue origini ad un gruppo di antifascisti fiorentini, formato da Carlo Campolmi, Dino Del Poggetto, Enzo Enriques Agnoletti, Mario Fabiani, Mario Leone, Foscolo Lombardi, Attilio Mariotti, Achille Mazzi, Guido Mazzoni, Giulio Montelatici, Nello Niccoli, che lo fondarono il 24 ottobre 1953[1]. ResistenzaToscana.it è il sito ufficiale della Federazione Regionale Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza di cui fanno parte fra le altre ANPI, ANED e FIAP. cpm_global['cpm_aOsUXv']['typecontrol'] = true; Persegue fini di utilità sociale e le sue attività sono finanziate dai soci e da enti pubblici e privati e in primo luogo dalla Regione Toscana, in base alla legge regionale 38/2002. fondo librario Giovanni Francovich, fondo librario Ferdinando Schiavetti), che la portarono alla consistenza di varie decine di migliaia di titoli. Finalmente online, da domani 10 dicembre, il festival contro stereotipi e violenza di genere promosso dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea e sostenuto dalla Fondazione Carlo Marchi. 055.284296 – Cod. Per essere sempre aggiornati su eventi ed iniziative. Il nostro obiettivo è essenzialmente uno: porgere a un pubblico il più vasto possibile grandi quantità di materiale sul binomio Resistenza - Toscana. In precedenza aveva sede in via Cavour, nel palazzo Medici Riccardi, dove conserva ancora dei locali ad uso prevalentemente espositivo, e per un certo periodo in via dei Pucci, a palazzo Pucci, ove era conservato l'archivio documentario e fotografico, con la nastroteca e la videoteca. Niccoli disse: Dobbiamo indagare se vi furono aspetti positivi del fascismo nella nostra regione. della Toscana nei loro rapporti col Governo militare Alleato e col Governo dell'Italia liberata. La crisi dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana Un “caso” di portata nazionale Mario G. Rossi La vicenda che si propone in queste pagine sia per gli echi che ha sollevato e per la sua oggettiva rilevanza sia per le implicazioni di carattere generale che ne derivano, qualunque sia il suo esito, tuttora incerto, merita di essere La sua sede attuale è in via Giosuè Carducci 5 a Firenze, dove si trova dal 17 novembre 2008. Anche quest’anno è possibile sostenere senza oneri le attività dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’età contemporanea. .hide-if-no-js { A tal fine collabora con altri istituti, associazioni culturali, enti ed università, istituzioni di governo locale e nazionale. I lavori di liberazione dal fango iniziarono fin dal 5 novembre 1966 e videro la partecipazione, sotto la direzione del personale dell'Istituto, fra gli altri, di studenti statunitensi della Syracuse University e dello Smith College, di studenti dell'Università di Siena, di Firenze e di Piombino[13] Da una prima stima, fu constatato che gran parte dei documenti poteva essere salvata, mentre i 1.000 volumi alluvionati avrebbero potuto in parte essere restaurati ed in parte essere sostituiti con l'acquisto di libri nuovi[13].

Acqua Azzurra, Acqua Chiara Chords, Angolo Morbido Scuola Dell'infanzia, Asur Marche Concorsi Oss, Alfredo Giraud Ammiraglio, Dpcm 11 Aprile 2002 Pdf, Violachannel Tv Live Streaming, Numeri Di Maglia Calcio, Quando La Sampdoria Ha Vinto Il Suo Primo Scudetto, Logo Napoli 2020,

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