prima guerra mondiale fronte greco

D'altronde, in una lettera al Re Costantino I di Grecia datata gennaio 1915, Venizelos rivelava già le sue speranze di conquista territoriale in Turchia dichiarando: «Ho l'impressione che le concessioni fatte alla Grecia in Asia Minore [...] saranno così ampie da valere un'altra Grecia, così vaste e non meno ricche [dell'attuale], e che si aggiungeranno alla Grecia, già raddoppiata, per l'essere uscita vittoriosa dalle Guerre balcaniche».[8]. Non solo avevano dalla propria parte l'esercito greco al gran completo (9 divisioni), ma erano forti anche di 6.000 uomini della legione cecoslovacca, che era stata evacuata dalla Russia e spedita sui vari fronti, pronti a combattere contro gli odiati austro-ungheresi. Questo piano è attuato da bande armate greche e armene, che sembrano operare su istruzione dei Greci e talvolta con la stessa assistenza di distaccamenti di truppe regolari greche». Esse si concludono nell'estate del 1920, con l'assunzione di controllo da parte della Grecia di tutto l'occidente e della maggior parte del nord-ovest dell'Asia Minore. Uno a uno, i villaggi erano stati ridotti in cenere. 4°- Vi sono stati numerosi casi di violenza fisica, la maggior parte deliberata e senza vergogna alcuna. Quanto ai fratelli del sovrano, i principi Giorgio e Paolo, rifiutano di salire al trono fintanto che il loro padre, l'ex-re Costantino, è vivo.[25]. Con un'ulteriore pressione diplomatica si arrivò all'esilio del re greco il 14 giugno e la riunificazione del paese sotto il controllo del primo ministro Venizelos, aiutato dalle baionette dell'Intesa. Avendo fermato l'offensiva bulgara, l'esercito serbo organizzò un contrattacco il 12 settembre. Tuttavia, gli aiuti prove… Non solamente essi hanno commesso atrocità nel più puro stile vicino-orientale, ma hanno parimenti distrutto la fertile valle del Meandro e obbligato migliaia di Turchi senza domicilio a trovare rifugio al di là delle regioni occupate», «l'esercito greco in ritirata ha perseguito una politica di terra bruciata e commesso tutta una serie di violenze agli abitanti dei villaggi turchi indifesi che si trovavano lungo il loro cammino.», conflitto successivo alla Prima guerra mondiale, combattuto fra Grecia e Turchia, Il contenuto è disponibile in base alla licenza, Il cambio di governo in Grecia (novembre-dicembre 1920), Le battaglie di İnönü (dicembre 1920-marzo 1921), Il rovesciamento delle alleanze a favore della Turchia, La battaglia di Afyonkarahisar-Eskişehir (luglio 1921), La battaglia del Sakarya (agosto-settembre 1921), Fattori esplicativi dell'origine del conflitto, Massacri turchi di Greci e Armeni e il genocidio, History of the Balkans: Twentieth century, Nel loro libro riguardante la politica estera britannica durante la, Dal lato paterno, l'antico re Giorgio I, egli è il cugino germano del re Giorgio V del Regno Unito e dello, Testimonianza degli ufficiali del bastimento britannico, Lettera di Arnold Toynbee del 9 marzo 1922 pubblicata sul. L'esercito serbo (adesso al comando del generale Petar Bojović), dopo un periodo di riposo e di ripresa a Corfù, venne trasportato dai francesi sul fronte macedone. Finalmente, il 12 giugno 1917, sotto la minaccia d'uno sbarco dell'Intesa al Pireo, Costantino I parte per l'esilio, senza ufficialmente abdicare. Prima dello scoppio della prima guerra mondiale, 2,5 milioni di greci vivevano in Turchia[6] e, nel 1915, il governo dei Giovani Turchi mise in atto una politica di violenze, che può essere definita di genocidio, contro le minoranze dell'Impero ottomano, che colpì centinaia di migliaia di persone. LO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. La Prima guerra mondiale è un conflitto del Novecento (1914-1918), a cui prendono parte le maggiori potenze mondiali, dall’Europa agli Stati Uniti. Durante le ultime settimane di guerra, le popolazioni civili greca e armena d'Asia Minore affluiscono verso Smirne a un ritmo di più di 20.000 persone giornaliere, al fine di sfuggire alle persecuzioni turche. 3º- L'incendio di queste città non è stato incoerente, né intermittente, né accidentale, ma ben pianificato e interamente organizzato. Sono tuttavia i Greci ad abbandonare per primi il combattimento e a scegliere di rimpatriare le loro forze. La rivolta dei soldati venne sedata il 2 ottobre. Le forze di Mustafa Kemal difendono la loro patria contro quello che essi avvertono come un attacco imperialista. Il 30 agosto, l'esercito greco è vinto in maniera decisiva nella battaglia di Dumlupınar: la metà dei soldati greci è in quell'occasione uccisa o fatta prigioniera e l'equipaggiamento interamente perduto. Numerose costruzioni che furono distrutte dall'incendio erano in effetti depositi che i Turchi avrebbero avuto ogni interesse a conservare. Anche se il governo greco accolse la richiesta, questa azione spinse ulteriormente la Grecia verso gli imperi centrali. Le truppe greche si dispiegano lungo l'entroterra di Smirne: il 22 maggio, il 5º Reggimento di Fanteria si trasferisce a Mainemene, il 24 il II Battaglione occupa Nymphaeum, il 25, il I e III battaglione occupano Magnesia e Meandro. A dispetto del sostegno sovietico, l'esercito turco dispone di poco materiale bellico e i proprietari di fucili, pistole e munizioni vedono le loro armi requisite mentre ogni proprietario di abitazione è tenuto a fornire alle truppe un paio di indumenti intimi e sandali[30]. La Commissione interalleata stabilisce ugualmente che la distruzione dei villaggi e lo sradicamento della popolazione musulmana potrebbe avere come obiettivo di attuare nella regione una situazione politica favorevole al governo greco[46]. [56]», Oggigiorno un certo numero di governi riconosce il massacro dei Greci pontici come un genocidio. Si tratta di un confronto minore, che coinvolge una sola Divisione greca. Lo zar Ferdinando I abdicò ed andò in esilio il 3 ottobre. Durante il conflitto, la Grecia non riceve alcun sostegno esterno. Nonostante questo risultato favorevole, il nuovo primo ministro francese Georges Clemenceau richiamò il generale Sarrail nel novembre per sostituirlo con il più diplomatico generale Adolphe Guillaumat. Così, il 15 maggio 1919, un nazionalista turco nascosto nella folla degli astanti che assistono allo sbarco, Hasan Tahsin, spara un colpo di arma da fuoco sui soldati greci che arrivano nel porto, prima di essere egli stesso ucciso. Il 27 maggio, il IV Reggimento di Fanteria s'insedia ad Aydın, da dove viene cacciato il 30 giugno da un contrattacco turco. L'inizio della guerra greco-turca del 1919-1922 segue di qualche mese la firma dell'Armistizio di Mudros del 30 ottobre 1918, che consacra la vittoria delle potenze della Triplice Intesa, di cui la Grecia fa parte, sull'Impero ottomano. L'impero austro-ungarico aveva attaccato la Serbia nell'agosto del 1914, ma non era riuscita a sconfiggere la resistenza serba. Fu il più vasto fronte della prima guerra mondiale Obiettivi Impero ottomano. Il fronte macedone rimase abbastanza stabile, nonostante alcune azioni locali, fino alla grande offensiva dell'Intesa nel settembre del 1918, cui seguì la capitolazione della Bulgaria e la liberazione della Serbia. Grado Tenente Colonnello Guerre Prima Guerra Mondiale ( Prima battaglia dell’Isonzo) Prima Guerra Mondiale (Battaglia del Piave) Seconda […] Medaglie d’Oro della 2ª Guerra Mondiale — Maggiore* ALESSANDRO ANNONI – Dibra (Fronte greco-albanese), 11 aprile 1941 Il 29 maggio, due compagnie dell'8º reggimento (cretese) sbarcano ad Ayvalik. Questa avanzata fu di limitato aiuto per l'esercito serbo che si stava ritirando, dato che l'esercito bulgaro doveva concentrare forze maggiori sul fianco meridionale per reagire alla minaccia. Spiega che sua moglie e lui stesso sono stati testimoni delle atrocità perpetrate dai Greci nelle regioni di Yalova, Gemlik e Ismid e che non solamente essi hanno visto numerose abitazioni date alle fiamme, ma hanno del pari potuto osservare cadaveri e ascoltare i resoconti dei sopravvissuti in stato di choc. A queste furono poi aggiunte altre 2 divisioni greche. Gli alleati dell'Intesa erano sicuri della vittoria imminente, mentre i bulgari vedevano la sconfitta sempre più vicina - l'impero ottomano era ormai al collasso, il governo austro-ungarico versava nel caos totale ed il potente esercito tedesco era stato sconfitto sul fronte occidentale. I Greci sono dunque evacuati da queste regioni. La lenta avanzata dei serbi continuò durante ottobre e novembre, anche se le condizioni meteorologiche peggiorarono notevolmente e la neve cominciò a cadere fino alle colline. Con la resa del Regno di Bulgaria, l'Impero ottomano si trovò isolato dagli Imperi Centrali e fu costretto a chiedere la resa poco tempo più tardi. Landing generale e approfondita di storia che raccoglie tutti gli appunti di storia contemporanea sugli eventi relativi alla Prima Guerra Mondiale. Le ostilità iniziarono il 24 maggio 1915 , e si conclusero il 4 novembre 1918. La Prima Guerra Mondiale fu il primo grande conflitto internazionale del Ventesimo secolo. Ad Alaşehir, pompe manuali sono state utilizzate per intridere i muri dei fabbricati con il cherosene. Il contesto geopolitico della guerra greco-turca del 1919-1922 è legato alla divisione dell'Impero ottomano da parte dei governi alleati dopo la prima guerra mondiale; spartizione che è essa stessa una diretta conseguenza dell'intervento degli Ottomani a fianco della Triplice Alleanza durante il conflitto. I bulgari non avevano più intenzione di combattere per una causa persa. Il movimento nazionale turco si attira d'altronde le simpatie di numerosi musulmani, assoggettati a un potere colonialista e che vedono nella Turchia il solo Stato islamico veramente indipendente[43]. A questo punto, con la guerra nei Balcani effettivamente persa, lo stato maggiore britannico aveva intenzione di ritirare tutte le sue truppe dalla Grecia, ma il governo francese protestò vivamente. Inoltre, Toynbee ha raccontato che le truppe turche avevano deliberatamente incendiato le abitazioni a una a una. Tuttavia, in ciò che resta dell'Impero ottomano, tale intervento comporta il risorgere del sentimento patriottico e la nascita di un governo rivoluzionario (diretto da Mustafa Kemal) che si oppone ferocemente alla spartizione della Turchia. A diverse riprese, la Grecia si vede così promettere territori che sono al medesimo tempo accordati ad altri Paesi vincitori. Una spiegazione più plausibile è che dopo quattro anni di combattimenti cruenti, nessuna potenza europea abbia più la volontà d'impegnarsi in confronti supplementari per fare applicare il Trattato di Sèvres. Gli Italiani sono furiosi per aver perso il loro mandato sulla regione di Smirne a profitto del regno greco e utilizzano la loro base di Antalya (all'epoca chiamata Adalia) per armare e addestrare le truppe di Mustafa Kemal contro i Greci. Alla fine si formò un fronte stabile, che andava dalla costa adriatica albanese fino al fiume Strimone, contrapponendo una forza armata multinazionale contro gli imperi centrali. Le forze di Mustafa Kemal prendono la direzione del nord e si dirigono verso il Bosforo, il mar di Marmara e i Dardanelli, in cui le guarnigioni alleate sono rafforzate dalle truppe britanniche, francesi e italiane venute da Costantinopoli. Parte del motivo del ritardo è da ricercare nelle diverse e contrastate opinioni sulla guerra che vi erano in Grecia. Tuttavia, questa volta ancora, i nazionalisti turchi danno prova di una tenacissima resistenza e guadagnano infine il combattimento il 30 marzo. In primis, la Grecia sostenne l'aiuto militare franco-inglese alla Serbia, quindi vi si oppose; alla fine, dopo le dimissioni di Venizelos, il governo fedele al re lo condannò, ma non si oppose mai alle armate dell'Intesa che si trovavano di stanza a Salonicco. In questo modo le divisioni francesi avanzarono da sole lungo il fiume Vardar. La guerra greco-turca - altrimenti chiamata campagna greca della guerra d'indipendenza turca - fu un conflitto combattutosi tra maggio 1919 e ottobre 1922 tra la Grecia e la neonata repubblica di Turchia di Mustafa Kemal Atatürk, nel disgregato quadro della dissoluzione dell'impero ottomano, per riprendere il possesso dei territori dell'Anatolia e della Tracia assegnati alla Grecia con il trattato di Sèvres del 10 agosto 1920, che sanciva la pace nella prima guerra mondiale. Lo storico britannico Arnold J. Toynbee (all'epoca in diplomazia) scrive che dei massacri sono stati compiuti dai Greci fin dall'inizio dell'occupazione di Smirne, il 15 maggio 1919. 20 4.2.5 La prima fase della guerra 21 4.2.6 Dalla ritirata del 1917 alla conclusione di Vittorio Veneto 22 4.3 Il Reggimento dal 1918 al 1940. Unità 72^ compagnia mitraglieri Grado Camicia Nera Guerre Seconda Guerra Mondiale (campagna di Grecia) Data e Luogo […] Medaglie d’Oro della 2ª Guerra Mondiale — Capitano ADRIANO AUGUADRI – Guri i Topit (Fronte greco-albanese), 4 aprile 1941 La situazione è tanto critica che numerosi sono coloro che pensano che i rivoluzionari turchi, che fino ad allora hanno evitato l'accerchiamento, rischino di scomparire in una guerra d'usura difendendo la loro capitale. Numerosi Armeni e Greci della città sono pertanto massacrati dall'esercito turco rivoluzionario.[38]. Le divisioni franco-britanniche marciarono verso nord da Salonicco nel tardo novembre, sotto il comando del generale francese Maurice Sarrail. Venne pianificata un'offensiva per la fine di aprile, ma l'attacco iniziale fallì con gravi perdite e l'offensiva venne fermata il 21 maggio. In base al Trattato, la Grecia può solo amministrare l'enclave smirniota, che resta nominalmente sotto la corona del Sultano ottomano. Nelle forze armate, la disfatta elettorale di Venizelos conduce all'allontanamento di tutti i suoi sostenitori dal loro comando, e ciò nel momento in cui si trattava di marciare su Ankara. Tuttavia essi fronteggiano una resistenza elastica, dal momento che le truppe turche, coscienti delle loro debolezze, preferiscono sfuggire il combattimento e battere in ritirata in modo disciplinato per evitare l'accerchiamento. L'attaccò ebbe un successo iniziale dovuto all'effetto sorpresa, ma le forze serbe guadagnarono una linea difensiva dopo due settimane. L'offensiva greca è fermata per la prima volta nella prima battaglia di İnönü, che ha luogo l'11 gennaio 1921. Poco tempo dopo, il 9 ottobre 1916, l'uomo politico raggiunge Salonicco ed entra nel "Comitato di Difesa nazionale", trasformato in «Governo di Difesa nazionale". Il giornale scrive anche che, «i Turchi tentano di sterminare la popolazione greca con vigore maggiore di quello già messo in atto contro gli Armeni nel 1919. I tedeschi, con un eccellente aiuto dai sostenitori greci, prepararono i propri piani per un "attacco di guasto". Comunque alle divisioni inglesi era stato ordinato dall'ufficio militare di Londra di non oltrepassare la frontiera greca. Numerosi giornali occidentali riportano gli abusi commessi dalle forze turche contro le popolazioni cristiane, principalmente greche e armene. Circa 4000-5000 truppe in rivolta minacciarono Sofia il giorno successivo. Su richiesta del comandante francese, il conte Mihály Károlyi, alla guida del governo ungherese, arrivò a Belgrado e firmò un ulteriore armistizio. Nonostante tutto, da parte turca, la gioia è immensa e il parlamento rivoluzionario ricompensa Mustafa Kemal Pascià e Fevzi Pascià con il titolo di maresciallo per i servizi resi in occasione della battaglia del Sakarya. La Prima Guerra Mondiale iniziò il 28 luglio 1914 e finì il 11 novembre 1918. Numerose testimonianze mostrano che la città è stata sistematicamente devastata dai soldati greci, assistiti da civili greci e armeni. La Grecia è in tal modo ricompensata per il suo intervento in guerra a fianco degli Alleati a partire dal 1917, mentre l'Impero ottomano, che conserva in Europa solo un minuscolo territorio nella regione di Costantinopoli, è punito per la sua alleanza con le Potenze Centrali. In base a questo accordo, i Turchi cedono al Regno di Grecia la Tracia orientale (fino alla linea di Çatalca), le isole di Imbro e di Tenedo, come anche il vilayet di Smirne. La prima linea era sul Passo del Tonale, territorio metà bresciano e metà trentino. Gli Italiani utilizzano anche la loro base di Antalya per aiutare i rivoluzionari turchi e fornir loro informazioni riguardanti le forze greche. Il maresciallo Putnik dovette essere portato in barella durante l'intera ritirata e morì poco più di un anno dopo in un ospedale in Francia. Le ragioni dell'incendio sono estremamente controverse: numerose fonti additano l'esercito turco come responsabile, mentre altre vi vedono le conseguenze di fatti accidentali. Numerose lettere d'incoraggiamento pervengono allora agli insorti, il cui esempio che segue ne illustra perfettamente il tono: «Mustafa Kemal Pascià ha compiuto miracoli e voi non avete idea di come il popolo adori il suo nome in India... Noi aspettiamo tutti di conoscere i termini della proposta di pace di Angora ai Greci... Possa il Sommo Allah garantire la vittoria delle forze armate del Gazi Mustafa Kemal e proteggere la Turchia dai suoi nemici...». La giustificazione legale di tale sbarco si trova nell'articolo 7 del Trattato d'armistizio di Mudros, che consente agli Alleati di, «occupare un qualsiasi punto strategico [del territorio turco], in qualsiasi situazione che minacci la sicurezza degli Alleati[14]», I Greci e gli altri cristiani (principalmente armeni) di Smirne formano all'epoca una semplice minoranza fra gli abitanti, secondo le fonti turche,[15] ma una vera maggioranza, secondo le fonti greche. L'esercito ellenico oltrepassa le sue capacità logistiche e si mostra incapace di occupare un territorio tanto vasto, tanto più che esso deve costantemente far fronte agli attacchi delle truppe di regolari e di irregolari turchi, che combattono sul loro proprio terreno. Il 4 agosto, il delegato turco a Mosca, Riza Nur, invia anche un telegramma al suo governo, affermando che i Sovietici sono pronti a inviare alle forze kemaliste 60 pezzi d'artiglieria Krupp e 30.000 proiettili, 700.000 granate, 10.000 mine, 60.000 spade rumene, 1,5 milioni di fucili ottomani presi durante la Prima guerra mondiale, un milione di fucili russi, un milione di fucili Mannlicher e altri fucili britannici Martini-Henry più vecchi e 25.000 baionette.[41]. Peraltro, chi si oppone agli argomenti greci ha mostrato che il governo dei Giovani Turchi non era più al potere fin dal 1919 e che il potere ottomano era al contrario posto sotto il controllo britannico. I contrasti tra Regno d'Italia e Regno di Grecia erano di vecchia data. La prima guerra mondiale fu un conflitto logorante, una guerra di posizione, di trincea, che costò all’umanità milioni di vite umane provenienti da tutti i paesi coinvolti. Quest'ultimo non si rivela tanto importante come promesso, ma è tuttavia sufficiente per controbilanciare le deficienze di forniture di armi. L’assassinio dell’Arciduca d’Austria Francesco Ferdinando fu la scintilla che, nell’agosto del 1914, provocò l’inizio delle ostilità, le quali continuarono poi per i quattro anni successivi su diversi fronti. È peraltro probabile che non si tratti altro che di un pretesto.

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