prima guerra mondiale fronte greco

Allo stesso tempo la situazione politica in Grecia era molto confusa. Numerosi Armeni e Greci della città sono pertanto massacrati dall'esercito turco rivoluzionario.[38]. Post su Fronte greco-albanese scritto da Italiani in guerra. Landing generale e approfondita di storia che raccoglie tutti gli appunti di storia contemporanea sugli eventi relativi alla Prima Guerra Mondiale. L'influenza egemonica esercitata dall'Italia sull'Albania, nazione indipendente dal 1912, fu una delle principali cause di attrito tra Roma e Atene, in particolare per quanto riguardava la definizione del confine meridionale del nuovo Stato, in una regione (l'Epiro settentrionale) dove le popolazioni di origine greca e albanese risultavano mischiate tra di loro. Nello stesso periodo gli italiani avevano sbarcato più forze in Albania e queste nuove truppe riuscirono a spingere i corpi armati austriaci indietro fino alle colline a sud del lago d'Ostrovo. L'offensiva tedesca fu lanciata il 17 agosto, appena tre giorni prima della prevista offensiva francese. Lo stesso argomento in dettaglio: Fronte italiano (prima guerra mondiale). [...] Possiamo senza pericolo congetturare che le "atrocità" commesse dai Greci in ritirata si contano a migliaia nelle quattro città di cui parliamo. Si trattava di una posizione poco ortodossa, nella misura in cui la principale dottrina di difesa della I Guerra Mondiale consisteva nel «tenere una linea». 4°- Vi sono stati numerosi casi di violenza fisica, la maggior parte deliberata e senza vergogna alcuna. Nonostante tutto, la tesi opposta, secondo la quale i Greci vinti avrebbero semplicemente applicato la politica della "terra bruciata", è anch'essa credibile. All'estero, la restaurazione del cognato del Kaiser è malvista e gli Alleati fanno sapere ad Atene che toglieranno alla Grecia ogni loro sostegno se l'antico re risalisse sul trono. Tuttavia il processo è in seguito revocato dall'intervento di Mustafa Kemal. Con la vittoria la Turchia ottenne i confini attuali, mentre per la Grecia la fine del conflitto, noto nella storiografia ellenica come catastrofe dell'Asia Minore, provocò lo sconvolgimento dell'assetto demografico e culturale dell'intero Paese. L'espulsione dell'esercito greco d'Anatolia si esaurisce il 14 settembre.[35]. 3º- L'incendio di queste città non è stato incoerente, né intermittente, né accidentale, ma ben pianificato e interamente organizzato. James Loder Park, il vice-console statunitense a Costantinopoli, visita una gran parte delle regioni devastate appena dopo l'evacuazione dei Greci e descrive la situazione nelle città e nei villaggi che circondano Smirne in questi termini: «Manisa [...] è stata pressoché interamente rasa al suolo dalle fiamme... 10.300 abitazioni, 15 moschee, 2 bagni pubblici, 2.278 negozi, 19 alberghi e 26 ville [sono stati distrutti]. I veterani della Prima guerra mondiale, largamente responsabili della conquista di Smirne e dell'Asia Minore, sono congedati, mentre il Comando Supremo dell'Esercito è affidato al generale Anastasios Papoulas, un elemento assai vicino a Costantino I. Nel dicembre 1920, i Greci hanno conquistato l'Anatolia fino alla regione di Eskişehir ma, sottoposti all'intensa resistenza turca, devono ritirarsi sulle loro posizioni iniziali. «Da quest'epoca, la [volontà di] riconquista di Santa Sofia e della Città si era trasmessa di generazione in generazione, come il destino e l'aspirazione degli ortodossi greci». La prima linea era sul Passo del Tonale, territorio metà bresciano e metà trentino. Inoltre il numero di prigionieri bulgari nelle mani dell'Intesa era circa di 15.000 uomini.[2]. E’ stato il primo Conflitto di dimensioni intercontinentali, combattuto dal 1914 al 1918. Alla fine, né l'Impero ottomano,[22][23] per il quale le conseguenze dell'accordo sono estremamente dure, né la Grecia accettano di ratificare il Trattato di Sèvres. Durante l'assenza degli italiani, che dura fino al 5 maggio, il primo ministro britannico David Lloyd George giunge a convincere la Francia e gli Stati Uniti d'impedire a Roma d'intervenire in Anatolia occidentale. Spiega che sua moglie e lui stesso sono stati testimoni delle atrocità perpetrate dai Greci nelle regioni di Yalova, Gemlik e Ismid e che non solamente essi hanno visto numerose abitazioni date alle fiamme, ma hanno del pari potuto osservare cadaveri e ascoltare i resoconti dei sopravvissuti in stato di choc. Numerose costruzioni che furono distrutte dall'incendio erano in effetti depositi che i Turchi avrebbero avuto ogni interesse a conservare. La situazione è tanto critica che numerosi sono coloro che pensano che i rivoluzionari turchi, che fino ad allora hanno evitato l'accerchiamento, rischino di scomparire in una guerra d'usura difendendo la loro capitale. cimeli prima guerra mondiale,accendini di trincea,gavetta,filo spinato,canzoni del piave,disfatta di caporetto,alpini,bersaglieri,trasporto. Nel Paese, lo choc è così grave che Venizelos e i suoi sostenitori più vicini scelgono di abbandonare la Grecia e di partire in esilio. Anche se le forze dell'Intesa avevano discusso della necessità di mandare seri rinforzi militari alla Serbia, non fu inviato niente, prima che fosse troppo tardi. Allorché esplose la Prima guerra mondiale, il re Costantino I di Grecia si ritrova nella difficile posizione di dover scegliere in quale campo fare entrare il proprio Paese. Tuttavia, questa dottrina si rivela un successo per gli eserciti turchi. Comincia allora una nuova guerra, nel corso della quale il governo della Sublime Porta si sbriciola e deve firmare il trattato di Sèvres (10 agosto 1920). La mancanza di appoggi stranieri del re Costantino I, la cui politica di neutralità benevola verso la Germania ha fortemente colpito negativamente le Potenze dell'Intesa durante la Prima guerra mondiale, è spesso evocata. Pertanto, per lui, le condizioni d'ingresso in guerra del proprio Paese sono assai chiare: la riconquista di Costantinopoli deve effettuarsi senza far prendere rischi eccessivi alla Grecia. [36] Tuttavia le due Potenze mediterranee abbandonano le loro posizioni sullo Stretto e lasciano i Britannici da soli di fronte ai Turchi. In un certo modo è profondamente ancorata nella coscienza religiosa dei Greci. Ionian Vision: Greece in Asia Minor, 1919–1922, « Venizelos e la catastrofe dell'Asia Minore», Ultima modifica il 22 set 2020 alle 12:14, «The Mausoleum of Atatürk» sul sito del ministero turco della Cultura e del Turismo, Mustafa Kemal Paşa – Kont Sforza ve İtalya İlişkisi, « Greek nationalism, the 'Megale Idea' and Venizelism to 1923 » (lettura 14), Relazioni bilaterali tra Grecia e Turchia, Comitato Internazionale della Croce Rossa, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Guerra_greco-turca_(1919-1922)&oldid=115642637, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Certo, la Gran Bretagna appoggia il suo desiderio d'espansione territoriale ma essa rifiuta d'intervenire nei combattimenti per non scontentare i Francesi. Il piccolo esercito montenegrino offrì una valida resistenza nella battaglia di Mojkovac, che fu di notevole aiuto durante la ritirata serba, ma in breve si trovò ad affrontare gravi problemi e fu costretto ad arrendersi il 25 gennaio. [34] Il 6 settembre, le città di Balıkesir e di Bilecik cadono a loro volta e Aydın segue la medesima sorte il giorno dopo. I tedeschi, che speravano di far passare la Grecia dalla propria parte, si guardarono bene dall'attraversare il confine greco. La lenta avanzata dei serbi continuò durante ottobre e novembre, anche se le condizioni meteorologiche peggiorarono notevolmente e la neve cominciò a cadere fino alle colline. L'offensiva greca contro i Turchi (ottobre 1920-agosto 1921); La contro-offensiva turca e la riconquista dei territori occupati dalla Grecia (agosto 1921-agosto 1922). 4.2.4 Alla vigilia della I guerra mondiale. Numerosi uomini politici greci hanno così fatto riferimento, nei loro discorsi, al carattere .mw-parser-output .citazione-table{margin-bottom:.5em;font-size:95%}.mw-parser-output .citazione-table td{padding:0 1.2em 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang{vertical-align:top}.mw-parser-output .citazione-lang td{width:50%}.mw-parser-output .citazione-lang td:first-child{padding:0 0 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang td:nth-child(2){padding:0 1.2em}, «storicamente inevitabile dell'espansione del regno di Grecia.». Lo storico britannico Arnold J. Toynbee (all'epoca in diplomazia) scrive che dei massacri sono stati compiuti dai Greci fin dall'inizio dell'occupazione di Smirne, il 15 maggio 1919. Cosciente dei disordini che potrebbero derivare dalla nuova occupazione della città, Mustafa Kemal pubblica dunque un proclama destinato ai suoi soldati, in cui egli minaccia di morte tutti coloro che molesteranno i non-combattenti smirnioti.[37]. Di fatto, i soldati greci sono pressoché a corto di munizioni, mentre il Quartier Generale ordina la ritirata. Con la resa del Regno di Bulgaria, l'Impero ottomano si trovò isolato dagli Imperi Centrali e fu costretto a chiedere la resa poco tempo più tardi. il Primo Ministro Ioannis Kolettis dichiara così, davanti all'Assemblea nazionale greca, nel 1844: «Vi sono due centri dell'Ellenismo. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 22 set 2020 alle 12:14. Il fronte italiano riguarda una parte dell' Italia nord-orientale, sui confini con l'Austria-Ungheria. Il console italiano, M. Miazzi, riporta che ha visitato un villaggio turco in cui i Greci hanno sterminato circa sessanta donne e bambini. Unità 72^ compagnia mitraglieri Grado Camicia Nera Guerre Seconda Guerra Mondiale (campagna di Grecia) Data e Luogo […] Medaglie d’Oro della 2ª Guerra Mondiale — Capitano ADRIANO AUGUADRI – Guri i Topit (Fronte greco-albanese), 4 aprile 1941 In queste circostanze caotiche una delegazione bulgara raggiunse Salonicco per richiedere un armistizio. Non v'è che una «superficie da difendere». Il fronte macedone rimase abbastanza stabile, nonostante alcune azioni locali, fino alla grande offensiva dell'Intesa nel settembre del 1918, cui seguì la capitolazione della Bulgaria e la liberazione della Serbia. Esse si concludono nell'estate del 1920, con l'assunzione di controllo da parte della Grecia di tutto l'occidente e della maggior parte del nord-ovest dell'Asia Minore. Il generale Guillaumat, non più necessario in Francia, viaggiò da Londra a Roma tentando di ottenere l'approvazione per un attacco. 2º- La percentuale degli edifici distrutti in ognuna delle quattro ultime città citate raggiunge il 90% a Manisa, il 90% a Cassaba (Turgutlu), il 70% ad Alaşehir e il 65% a Salihli. Secondo la regina Sofia, suo marito è, all'epoca, «interamente pervaso dallo spettro di Bisanzio» e «sogna di marciare sulla grande città di Santa Sofia alla testa dell'esercito greco». Nel 1919, le forze greche ricevono l'autorizzazione dell'Intesa a sbarcare nella città di Smirne (Izmir), in Anatolia. [53][54][55][56][57][58] Lo storico britannico Tonybee spiega che le truppe turche hanno deliberatamente messo a fuoco case di Greci, gettandovi petrolio e curando di assicurarsi della loro distruzione totale. L'obiettivo di queste operazioni, che incontrano una resistenza turca sempre più dura, è quello di dare profondità strategica alla difesa di Smirne. Il 30 maggio, il II/38º Battaglione di Euzones occupa Tiatira, nella prefettura di Aydın, dove è accolto con entusiasmo dalla popolazione. Un terzo di Ushak non esisteva più. L'attaccò ebbe un successo iniziale dovuto all'effetto sorpresa, ma le forze serbe guadagnarono una linea difensiva dopo due settimane. Tuttavia, il significato politico di questo scontro non deve essere sottostimato, nella misura in cui esso copre di gloria i rivoluzionari turchi. L'esercito inglese si avvicinò a Costantinopoli e, privo di una seria forza militare a difesa per fermarlo, il governo ottomano chiese un armistizio (armistizio di Mudros) il 26 ottobre (Enver Pascià ed i suoi sostenitori erano appena fuggiti a Berlino qualche giorno prima). Cassaba (Turgutlu) era una città di 40.000 anime, fra cui 3.000 erano non-musulmane. È peraltro probabile che non si tratti altro che di un pretesto. Così, nel 2002, George E. Pataki, il governatore di origine greca di New York, Stato americano dove non a caso risiede un'importante comunità d'origine greca, dichiara che le popolazioni elleniche d'Asia Minore hanno subìto crudeltà indescrivibili da parte del governo turco.[62]. LO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. Oltre a tali stretti vincoli con la Francia e l'Italia, le forze di Mustafa Kemal intrattengono relazioni assai positive con l'Unione Sovietica. «Turk's Insane Savagery: 10,000 Greeks Dead» in: «5,000 Christians Massacred, Turkish Nationalist Conspiracy», in: «24 Greek Villages are Given to the Fire», in: «Near East Relief Prevented from Helping Greeks», in: Risoluzione dello Stato di New York del 6 ottobre 2002; proclama del governatore George E. Pataki per l'80º Anniversario della Persecuzione dei Greci d'Asia Minore. Questo piano è attuato da bande armate greche e armene, che sembrano operare su istruzione dei Greci e talvolta con la stessa assistenza di distaccamenti di truppe regolari greche». Due anni dopo all'incirca la fine della Prima guerra mondiale, i rappresentanti dell'Impero ottomano sconfitto firmano, il 10 agosto 1920, il Trattato di Sèvres. I CIMELI DAL FRONTE E DALLA TRINCEA, GLI OGGETTI CHE PARLANO DELLA GRANDE GUERRA. I rivoluzionari turchi lanciano infine il loro contrattacco, conosciuto oggi sotto il nome di «Grande offensiva» (in turco: Buyuk Taaruz), il 26 agosto 1922. A questo punto, con la guerra nei Balcani effettivamente persa, lo stato maggiore britannico aveva intenzione di ritirare tutte le sue truppe dalla Grecia, ma il governo francese protestò vivamente. Mette in piedi un esercito greco che possa affiancarsi agli Alleati e dichiara guerra alla Bulgaria l'11 novembre. In marzo, gli Alleati propongono un armistizio ai due belligeranti, ma Mustafa Kemal, capendo che gode ormai d'un preciso vantaggio strategico, rifiuta ogni accordo fintanto che i Greci siano ancora presenti in Asia Minore e intensifica i suoi sforzi per riorganizzare le forze armate turche prima dell'offensiva finale. Per la Grecia, ciò significa la necessità di battersi da sola dopo il 1921. www.treccani.it e www.silab.it ). In maggio le truppe greche, guidate dal generale Guillaumat, attaccarono e catturarono la posizione bulgara di Skra di Legen (o Jarebična), segnando la prima importante azione bellica greca a fianco dell'Intesa. Dopo le elezioni, un nuovo governo, incarnato da Dimitrios Rallis, organizza un plebiscito destinato a richiamare Costantino I al potere. Ben di più, le due potenze mediterranee accettano di vendere armi ai loro antichi avversari per contrastare il governo greco, ormai considerato un cliente del Regno Unito. [32] Durante il confronto, i generali greci Tricoupis e Dionis sono del pari fatti prigionieri. Una spiegazione più plausibile è che dopo quattro anni di combattimenti cruenti, nessuna potenza europea abbia più la volontà d'impegnarsi in confronti supplementari per fare applicare il Trattato di Sèvres. Il massacro degli Armeni è senza dubbio il più noto di questi tragici avvenimenti ma i Greci del Ponto e dell'Anatolia orientale hanno ugualmente dovuto soffrire del genocidio[7]. Riconoscendo l'ascesa militare e politica della Repubblica Turca, i Paesi dell'Intesa preferiscono firmare accordi separati con i rivoluzionari di Mustafa Kemal e abbandonare le loro rivendicazioni sull'Anatolia. Anche se il governo greco accolse la richiesta, questa azione spinse ulteriormente la Grecia verso gli imperi centrali. Parte del motivo del ritardo è da ricercare nelle diverse e contrastate opinioni sulla guerra che vi erano in Grecia. Sono tuttavia i Greci ad abbandonare per primi il combattimento e a scegliere di rimpatriare le loro forze. Questa avanzata fu di limitato aiuto per l'esercito serbo che si stava ritirando, dato che l'esercito bulgaro doveva concentrare forze maggiori sul fianco meridionale per reagire alla minaccia. Da parte greca, la disfatta è direttamente collegata agli errori strategici e operazionali e alla cattiva concezione dei piani d'invasione del territorio turco. In questo modo le divisioni francesi avanzarono da sole lungo il fiume Vardar. La folla cristiana comincia a razziare le case dei maomettani», «Non appena sbarcati, essi hanno intrapreso una guerra senza pietà contro la popolazione turca. Balkanalysis.com review of the official British government history of the Macedonian Front campaign. Da questo momento in avanti la Grecia aveva due governi, quello ufficiale, leale al re ad Atene, che manteneva la propria neutralità di fronte ad una crescente pressione da parte dell'Intesa, e quello "rivoluzionario" venizelista a Salonicco, che entrò immediatamente in guerra a fianco dell'Intesa. Le cause della prima guerra mondiale furono molteplici e di diversa natura La competizione fra le grandi potenze La Germania si stava imponendo come la principale forza economica e la Francia era preoccupata da ciò. I Greci avanzano in territorio turco senza chiari obiettivi strategici e i mesi passano in battaglie e lunghe marce. Nonostante tutto, questo plebiscito è organizzato in dicembre e i risultati truccati danno il 99% dei voti a favore del ritorno dell'antico monarca. L'esercito greco può dunque sbarcare in tutta tranquillità a Smirne il 15 maggio 1919. Enjoy the videos and music you love, upload original content, and share it all with friends, family, and the world on YouTube. Il risultato di quest'ultima aveva rappresentato una forte umiliazione per la Bulgaria e vi era un sentimento d'irredentismo diffuso, essendosi la Serbia appropriata di terre che di diritto sarebbero spettate alla Bulgaria.

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